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Luigina Mortari

La sapienza del cuore

La sapienza del cuore: pensare le emozioni, sentire i pensieri

Non sempre si è consapevoli della propria vita affettiva, fatta di emozioni, sentimenti e passioni, che determinano la qualità dell’intera vita.


Luigina Mortari, filosofa che riprende il pensiero di Martin Heidegger, Edith Stein e Maria Zambrano, considera il pensare denso di emozioni, “perché se le emozioni hanno bisogno del pensiero per illuminare l'esperienza, il pensiero, a sua volta, senza emozioni non sarebbe in grado di comprendere la realtà”. Scrive la Mortari: “non c'è possibilità di esistere se non c'è un pensare affettivamente piegato a sentire sé stessi fra gli altri e fra le cose.”
Prendersi cura delle proprie emozioni e dei propri vissuti affettivi è, per Mortari, il primo passo necessario per prendersi cura di sé, per tracciare un nuovo orizzonte del sentire, entro cui disegnare un progetto per una vita buona, attraverso azioni di trasformazione del proprio sentire.
Non poteva mancare nell’ambito del modello eco-biografico questo studio filosofico. Mortari sottolinea, da un lato, l’interconnessione tra gli esseri umani, esseri relazionali, che provano la necessità di condividere con gli altri il senso dell’esperienza per abitare con senso le proprie vite e, dall’altro, sottolinea la necessità di sviluppare quella capacità, che l’autrice chiama di autocomprensione affettiva, un vero e proprio metodo. Ed è con metodo che si può condurre una autentica ricerca di equilibrio interiore, un equilibrio del sentire, per non vivere “anestetizzati.”
La cura di sé consente, da una parte, di coltivare quegli affetti positivi, come la fiducia, l’accettazione, la gratitudine e la compassione, ad esempio, che generano sentimenti vitali, e dall’altra di ridimensionare quelli negativi come, ad esempio, la sofferenza, l’angoscia, la tristezza e il senso di colpa, che mettono a rischio la relazione con sé stessi prima e con gli altri poi.
In questa prospettiva, conoscere sé stessi è un lavoro imprescindibile, rappresenta anzi un obiettivo esistenziale imprescindibile che ci conduce a vivere una vita intessuta d’umanità.